Cara mamma il parto è un appuntamento al buio per molti aspetti.
Uno è proprio quello relativo al tipo di parto che dovrai affrontare.
Il taglio cesareo è un intervento vero e proprio a cui si ricorre per precisi motivi. È stato demonizzato negli ultimi anni per motivi più o meno validi perché se ne è abusato parecchio.
In realtà è una metodica salvavita che ha precise indicazioni di applicazione.
Non è una sconfitta per noi, perché vuol dire che si è presentata la necessità di effettuarlo per salvaguardare la vita della mamma e del bambino, come è stato nel mio caso.
Ho vissuto 12 ore di travaglio intenso e attivo, perché avevo seguito un validissimo corso pre-parto, ma non è bastato. Infatti alla fine i miei gemelli sono nati con taglio cesareo e per fortuna è andato tutto bene, grazie a tutto il personale che mi ha seguita.
QUANDO SI RICORRE AD UN TAGLIO CESAREO?
Le indicazioni più frequenti sono le seguenti:
- arresto della progressione del travaglio,
- alterazione del benessere fetale,
- urgenze materne,
- placenta previa,
- gemellarità con uno dei due in posizione anomala (i miei erano entrambi cefalici!),
- prolasso del cordone ombelicale,
- sproporzione feto-pelvica (se la testa del bambino è troppo grande per passare attraverso il canale vaginale).
Chiaramente va sempre preferito un parto vaginale se la fisiologia del parto procede per il meglio e non ci sono variabili che possano mettere in pericolo la vita della mamma e del bambino.
COME VIENE ESEGUITO UN TAGLIO CESAREO?
Pensare al nostro corpo che viene inciso in profondità fa un po’ rabbrividire, però se è necessario, andrà fatto.
L’esecuzione del taglio cesareo avviene secondo modalità ben precise.
Si parte con un taglio trasversale della cute “taglio bikini” che è la migliore in termini di risultato estetico e guarigione ed io ne sono una testimone. Poi si passa ad incidere lo strato sottocutaneo, la fascia che ricopre i muscoli retti dell’addome e il peritoneo (strato che riveste la cavità addominale). Alla fine si pratica una ulteriore incisione nella parte bassa dell’utero.
A questo punto si passa all’estrazione manuale del feto e della placenta e poi si suturano tutti gli strati incisi.
Il nostro piccolo è ben avvolto da tutti i nostri strati!
Esiste anche il taglio cesareo secondo Stark, dove gli unici strati incisi e suturati sono la cute, la fascia dei muscoli e l’utero. In questo modo si avrà un riaccostamento spontaneo dei tessuti della parete addominale.
Esiste anche il cesareo definito “dolce”, che si esegue allo stesso modo di quello già descritto. L’unica differenza consiste al momento dell’estrazione della testa del bambino, nel favorire la fisiologica contrattilità uterina per completare in modo naturale l’espulsione del resto del corpo.
QUANTO DEVO RIMANERE IN OSPEDALE DOPO UN TAGLIO CESAREO?
La degenza in ospedale va dai due ai tre giorni. È consigliato muoversi dopo 4/6 ore dal parto per favorire una più veloce ripresa muscolare e per riattivare subito le funzioni intestinali e urinarie. Anche il catetere viene rimosso dopo questo tempo.
Cara mamma noi siamo davvero forti e me ne sono resa conto dopo aver partorito i miei gemelli! Dopo 6 ore dal parto cesareo ero già in piedi. Certo non senza dolori, ma siamo in grado di sopportare tutto.
Posso dirti che avevo anche fame e ho mangiato un ottimo brodino. Così riacquisisci presto forza ed energia che ti serviranno per accudire il tuo piccolo.
COME SI CHIUDE LA FERITA?
Ci sono due tipologie di punti di sutura che possono essere utilizzati: riassorbibili e quindi non richiedono rimozione e non riassorbibili da rimuovere sette giorni dopo l’intervento.
Entrambe le tecniche evitano che la ferita si arrossi e crei prurito ed assicurano un buon risultato estetico evitando che la cicatrice sia visibile nel corso del tempo.
COME SI CURA LA FERITA DA CESAREO?
La sua cura si divide in due fasi:
- per i primi 30 giorni la pulirai con acqua fisiologica e la disinfetterai con una soluzione di iodopovidone, poi la chiudi con una garza sterile bella grande (20 cm x 10 cm).
- Dopo circa 30/40 giorni e dopo l’ok del ginecologo che te la controllerà, puoi procedere con l’uso di un olio specifico che ti permetterà di evitare la formazione del cheloide (cicatrice bianca e spessa).
L’olio corpo Dermomamma può darti una grande mano, con i suoi 6 oli naturali, burro di karitè e Vitamina E ti aiuterà a prevenire la cicatrice bianca e spessa.
In più ti consiglio di massaggiarla ogni giorno con l’olio per evitare le antipatiche aderenze nei tessuti sottostanti la cute.
Ti invito a guardare questo reel (GUARDA IL REEL) molto interessante in cui l’osteopata Laura ti fa vedere come puoi massaggiarti la ferita in autonomia.
Fallo, perché ti sarà davvero utile.
Io dopo una settimana non avevo il coraggio di guardarla e me la son fatta medicare da mio marito. L’ho guardata dopo ancora un’altra settimana! Nulla da temere, pensavo peggio.
Dopo me ne sono presa cura io e ti dirò che adesso, a distanza di 3 anni, non si vede praticamente nulla.
DOPO UN PARTO CESAREO POSSO AFFRONTARE UN PARTO NATURALE?
Al giorno d’oggi è possibile che tu possa affrontare un parto per via vaginale anche successivo ad un parto cesareo. Devi confrontarti con il personale medico che ti segue e capire se sussistono le condizioni che ti permettono di affrontare un parto naturale.