Hai fatto il test di gravidanza ed è positivo.
Devi sapere che da adesso inizierai ad eseguire una serie di esami utili a monitorare il corso della tua gravidanza.
Quali sono gli esami che devo fare? In quale settimana devo eseguirli?
Leggi il mio articolo per chiarirti un po’ le idee e per capire quali saranno gli step da affrontare.
1.TEST DI GRAVIDANZA E DOSAGGIO DELLE B-hcg
Hai avuto un ritardo delle mestruazioni, la prima cosa da fare è un test di gravidanza che puoi acquistare in farmacia. Ti consiglio di eseguirlo con la prima urina della mattina, perché è quella più concentrata.
Se hai letto un esito positivo, puoi recarti il mattino seguente presso un laboratorio di analisi e fare un prelievo per il dosaggio delle B-hcg. Questo è un indicatore di una gravidanza in corso. Il ginecologo potrebbe richiederti di eseguire di nuovo questo prelievo nei giorni a seguire se volesse approfondire qualche aspetto.
Non è necessario che tu vada a digiuno, in quanto l’alimentazione non influisce sul risultato.
Io personalmente non ho amato i prelievi durante i nove mesi proprio perché non potevo fare colazione, che è il pasto che più preferisco e a cui dedico più tempo. Chiaramente tutto questo prima di avere i gemelli!
2. PRIMA ECOGRAFIA E PRIMI ESAMI EMATICI
Dopo che hai confermato la tua gravidanza in corso, il ginecologo ti fisserà un appuntamento per eseguire la prima ecografia intorno alle 7⁰-8⁰ settimana. Questa serve per escludere fenomeni di abortività precoce o gravidanze extra-uterine.
Sappi che questa prima ecografia potrebbe essere eseguita per via vaginale, perché fornisce delle informazioni migliori, ma non crea nessun problema all’embrione.
In questa fase si può avere una corrispondenza tra l’ultima data della mestruazione e la crescita embrionale per darti un’idea di quando potrebbe essere stato concepito e un’idea della data di fine gravidanza.
Dopo questa ecografia, il ginecologo ti prescriverà una serie di esami da eseguire con un singolo prelievo di sangue con lo scopo di valutare la condizione di salute della futura mamma.
Infatti è importante monitorare eventuali condizioni patologiche che potrebbero interferire con lo sviluppo del bambino.
Ve li elenco e vi descrivo brevemente il motivo per cui vengono eseguiti perché quando io ho letto la ricetta del ginecologo non ci ho capito nulla, invece è importante conoscere le tappe del nostro viaggio con il piccolo!
- Gruppo sanguigno e fattore Rh:è fondamentale per la gravidanza ed in vista del parto. Se ci dovesse essere un fattore Rh negativo si esegue una profilassi per la mamma per evitare incompatibilità con il gruppo sanguigno del bambino.
- Test di Coombs indiretto: serve per capire se ci sono anticorpi della mamma che attaccano i globuli rossi del feto.
- Emocromo completo: serve per valutare la formazione dei globuli rossi, delle piastrine e dei globuli bianchi. Queste sono tutte cellule fondamentali al nostro organismo per svolgere numerose funzioni vitali.
- Elettroforesi dell’emoglobina: serve per identificare alcune forme di anemia. Nel mio caso io sono portatrice di anemia mediterranea e mio marito per fortuna no. Io ho dovuto fare una integrazione di ferro continua per i nove mesi.
- Glicemia e transaminasi: per monitorare l’eventuale presenza di diabete gestazionale e per valutare la funzionalità del fegato.
- Esame chimico-fisico delle urine: utile per valutare funzionalità urinaria, idratazione, eventuale presenza di infezioni. Se sono presenti delle infezioni si procede con l’antibiogramma che permette di capire il tipo di batterio presente e il tipo di antibiotico da dover utilizzare per debellarlo.
- HBsAg: è un marcatore dell’epatite B.
- Test HIV 1-2: si esegue per eccesso di zelo e con il consenso della paziente.
- VDRL e TPHA: serve per il rilievo della sifilide.
- Toxotest: serve per il rilievo della Toxoplasmosi. Si esegue ad intervalli regolari durante i nove mesi se non sono presenti anticorpi per questa infezione.
- Rubeotest: per il rilievo della rosolia.
- CMV: è un virus molto diffuso che si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza. È molto pericoloso per il feto quando viene contratto in gravidanza.
- Herpes Virus 1-2: per identificare attuali o pregresse infezioni da questo virus.
3.TRANSLUCENZA NUCALE E BI TEST
È un esame costituito da una ecografia e da un prelievo di sangue.
Deve essere eseguito tra l’11⁰ e la 13⁰ settimana di gestazione, non oltre perché c’è una resa ecografica buona in questo periodo e alcune anomalie possono essere escluse solo a partire dall’11⁰ settimana. Eseguirla oltre riduce la possibilità di attuazione ed il potere che questo esame ha di prevenzione
La translucenza nucale è un’ecografia e consiste nella misurazione della plica nucale che è una parte anatomica visibile del feto. Ha lo scopo di identificare un sospetto sviluppo di patologie cromosomiche o malformazioni.
È uno screening, per cui significa che il test esprime la possibilità di sviluppo di patologie cromosomiche, come la più temuta trisomia 21 o sindrome di Down, ma non può darci una sicurezza al 100%.
Il bi test è un prelievo di sangue che misura la presenza di due proteine. Si comparano i valori ottenuti con dei valori di riferimento e si uniscono ai dati della translucenza per darti il risultato di un indice di rischio di anomalie cromosomiche basso, medio o alto.
Si parla sempre di rischio e non di certezza. Posso dirvi che comunque è un buon indicatore e ve lo confermerà il ginecologo.
4.TEST DEL DNA FETALE
È un esame molto dibattuto. In realtà devi parlarne con il ginecologo e con il tuo partner per decidere insieme il da farsi.
Consiste in un prelievo di sangue che puoi eseguire tra il primo ed il secondo trimestre di gravidanza e misura la quota di DNA fetale che circola nel sangue materno.
Non si sostituisce a nessuno degli altri esami è un’aggiunta.
È un esame non invasivo e ti comunica i dati riguardanti l’assetto genetico del feto ed in secondo luogo individua il sesso prima dell’ecografia.
5.ECOGRAFIA MORFOLOGICA
Questo esame va eseguito tra la 19⁰ e la 22⁰ settimana di gestazione.
È un esame molto importante e permette di esplorare tutta l’anatomia del feto. Infatti il ginecologo mentre lo esegue ti spiegherà passo dopo passo cosa sta osservando e valutando: testa, occhi, labbra, colonna vertebrale, torace, polmoni, cuore, l’addome, gli arti.
Anche se i movimenti fetali iniziano tra la 16⁰ e la 18⁰ settimana, questo esame è molto emozionante e per la prima volta secondo me, sei consapevole di quello che stai creando nel tuo corpo.
La mia ecografia morfologica è durata molto più di un’ora, immaginate di dover analizzare tutte le parti anatomiche di due bambini e non di uno!
6.ECOCARDIOGRAFIA FETALE
È un esame che non viene prescritto a tutte, ma solo se ci sono eventuali fattori di rischio.
Io in particolare l’ho fatto perché la gravidanza gemellare è uno dei fattori di rischio.
Serve per valutare la presenza di eventuali anomalie nell’anatomia del cuore del feto. Si esegue tra la 20⁰ e la 22⁰ settimana compiuta di gestazione.
7.TERZO TRIMESTRE
Fin qui cara mamma ti ho elencato gli esami fondamentali che devono essere eseguiti nei primi due trimestri.
A seguire vengono effettuati dei prelievi periodici di sangue per monitorare alcuni dei parametri che ti ho elencato nel primo prelievo e possono essere eseguite delle ecografie a discrezione del ginecologo per valutare l’accrescimento ed il benessere fetale.
È importante che tu segua uno stile di vita corretto che prevede una giusta alimentazione, un’adeguata attività fisica, controllo del peso corporeo ed esami ematici.
In particolare in questo trimestre va particolarmente monitorata la tua pressione, perché ci può essere ‘eventualità che questa si innalzi. In questo caso va tenuta sotto controllo anche con farmaci prescritti dal medico perché la pressione alta è un fattore di rischio per te e per il bambino.
8.CURVA DA CARICO
Questo era un esame che non tutte le donne dovevano eseguire, ma adesso è diventato di routine e quindi ti tocca.
Serve per capire se è presente il diabete gestazionale. È una mancata tolleranza al glucosio che insorge durante la gravidanza a cui segue anche una riduzione nella produzione di insulina. Quindi la mamma non riesce a controllare i livelli di glicemia, che risulteranno alti e che sono pericolosi per lei e per il bambino.
L’esame non è molto piacevole, ti avviso. Devi recarti in laboratorio a digiuno e ti faranno un primo prelievo a digiuno. Poi devi bere una soluzione zuccherata, uno sciroppo in pratica tutto in una volta. È questa la parte peggiore, soprattutto per me che non aggiungo zucchero neanche nel caffè. Tranquilla ce la farai, basta pensare ad altro.
Dopo aver bevuto questa ottima pozione, ti faranno altri prelievi di sangue ad intervalli regolari, proprio per vedere come il tuo organismo riesce ad assorbire il glucosio.
Dopo circa tre ore sei libera! Io ho cercato subito qualcosa di salato per tamponare la brutta sensazione che mi era rimasta. Spero che a te vada meglio!