Senti un prurito sulla pelle del tuo corpo?
Noti delle chiazze rosse o delle pustole sulla pelle? Non riesci a dormire bene la notte per via del prurito? Vediamo insieme cosa può essere successo.
Di seguito analizzerò le cause più comuni ed i possibili trattamenti.
È importante che tu contatti subito il tuo medico se ti rendi conto di avere un prurito insopportabile ed inspiegabile.
1.PRURITO FISIOLOGICO DOVUTO ALLA PELLE SECCA
Tutte le modificazioni ormonali e fisiologiche della gravidanza possono portare ad un prurito nelle zone più sottoposte a tensione come l’addome ed il seno, perché aumenta la secchezza della pelle.
TRATTAMENTO: in questo caso è importante utilizzare dei prodotti cosmetici specifici per la detersione e l’idratazione del tuo corpo. Più la tua pelle è nutrita ed idratata in modo corretto e meno prurito avvertirai e soprattutto eviterai la formazione delle spiacevoli smagliature.
2.DERMATITE ATOPICA IN GRAVIDANZA
Questa condizione può manifestarsi nel primo o secondo trimestre di gravidanza e può colpire le donne che aspettano un bambino per la prima volta o donne che hanno sofferto di dermatite atopica da piccole. Inizia con un prurito diffuso a cui segue la comparsa di eczemi o papule sul viso, sul collo, sulla spalla, a livello del tronco e delle gambe*.
TRATTAMENTO: È importante in questo caso utilizzare un detergente corpo molto delicato, a cui puoi far seguire la vaporizzazione di un’acqua termale che vada a lenire il prurito e poi puoi associare una crema emolliente ed idratante senza profumo. Se l’eczema è molto arrossato e diffuso chiedi al tuo medico informazioni sull’eventuale uso di un cortisonico per via topica. È una condizione sicuramente fastidiosa, ma non comporta rischi per la gravidanza, per la mamma e per il piccolo.
3.COLESTASI GRAVIDICA
La colestasi gravidica è una condizione che colpisce l’1% o il 2% delle donne in gravidanza al secondo o terzo trimestre. È una condizione molto comune in Scandinavia e Sud America, ma purtroppo può colpire anche noi.
Il primo sintomo è la presenza di prurito senza manifestazioni di arrossamento o lesioni sulla pelle. Parte dalle mani e dai piedi e poi si diffonde a tutto il corpo*. Tende a peggiorare la notte, perché l’attività del fegato è maggiore nelle ore notturne, e comporta difficoltà nell’addormentamento.
Potrebbe manifestarsi in donne geneticamente predisposte o che hanno manifestato tale patologia anche nelle gravidanze precedenti, nelle gravidanze gemellari, nelle gravidanze con FIVET.
Chiaramente sono dei fattori di rischio quelli che vi ho elencato, ma non per forza se vi trovate in una di queste condizioni, dovete manifestarla. Infatti io ho vissuto una gravidanza gemellare in assoluta serenità, nonostante sia uno dei fattori di rischio elencati.
CAUSE: si presuppone che possa essere determinata da un affaticamento del fegato materno, poiché ha un maggior carico di lavoro per rispondere anche alle esigenze della nuova vita che porta in grembo. Tutti gli organi sono sottoposti ad una maggiore attività e per questo aumenta l’apporto di sangue in ognuno, ma pare che per il fegato non sia così tanto come per gli altri organi.
DIAGNOSI: la diagnosi per la colestasi si esegue considerando il prurito diffuso e considerando i valori degli esami del sangue che saranno specifici per la funzionalità epatica. Infatti la diagnosi viene confermata dai livelli degli acidi biliari nel sangue. In una gravidanza fisiologica i livelli degli acidi biliari nel terzo trimestre sono intorno alle 11 µmol/L, mentre nelle donne che presentano colestasi, tali livelli sono pari o superiori alle 40 µmol/L*.
TRATTAMENTO: una volta che il medico ha diagnosticato la colestasi, ti inserirà in un protocollo specifico di sorveglianza che permette di prevenire possibili complicazioni. Ti verrà prescritta una terapia farmacologica con l’obiettivo di ridurre la concentrazione degli acidi biliari nel sangue e ridurre il prurito.
RISCHI: tale patologia può determinare rischi importanti per te ed il bambino come il parto pre-termine, liquido amniotico tinto, sofferenza fetale. Per cui è raccomandato il parto tra la 36⁰ e la 38⁰ settimana. Una diagnosi precoce, e le specifiche terapie unite ad un monitoraggio ginecologico sono fondamentali per evitare i rischi elencanti. Tale disturbo si risolve completamente dopo il parto. Cerca comunque di bere molto, seguire una dieta sana priva di cibi fritti e salumi che mettono a dura prova il fegato già sovraccarico.
4. PUPP (prurito urticante con papule e placche)
Si tratta di un’orticaria molto rara per fortuna, che colpisce una donna su 160* (0,6%) nel terzo trimestre di gravidanza o subito dopo il parto. Si manifesta con la comparsa di placche e papule associate a prurito su pancia, cosce e sedere. Di solito può manifestarsi nella prima gravidanza e non presenta conseguenze importanti per la mamma e per il piccolo. La presenza di tali papule può durare fino a sei settimane per poi scomparire del tutto.
TRATTAMENTO: devi utilizzare un detergente corpo delicato che ti vada a lenire il prurito e successivamente una crema idratante e lenitiva. In alcuni casi più severi chiedi al tuo medico se puoi utilizzare una crema cortisonica o antistaminica, da applicare sollo sulle pustole*.
5. PEMFIGOIDE GESTAZIONALE
È una condizione molto rara (1 caso ogni 10.000 gravidanze), che può manifestarsi dopo la 20⁰ settimana di gravidanza o alle volte compare dopo il parto*.
Si presenta con un intenso prurito che precede la formazione dei ponfi. Si può distinguere dalla PUPP perché le lesioni iniziano a comparire intorno all’ombelico e poi diventano delle vescicole. È legata ad un disordine del sistema immunitario della mamma di cui non se ne conosce bene la causa. È necessaria una biopsia della pelle per confermare la diagnosi.
Può essere associato a rischi per il bambino come il parto pre-termine o un basso peso alla nascita. In più il bambino potrebbe esserne affetto per i primi tempi dopo la nascita, perché gli anticorpi della mamma passano attraverso la placenta. Tale problema si manifesterà nel bambino in modo lieve e soprattutto momentaneo.
TRATTAMENTO: dopo la diagnosi il medico potrebbe prescrivere l’uso di un antistaminico per via orale che potrebbe essere sufficiente, mentre altre volte potrebbe anche aggiungere il cortisone sempre per via orale*. Chiaramente devi detergere ed idratare la pelle del tuo corpo con prodotti emollienti ed idratanti, molto delicati e non aggressivi.
Treatment of dermatoses unique to pregnancy Hagit Bergman, MD MPH FRCPC, Nir Melamed, MD MSc, and Gideon Koren, MD FRCPC FACMT